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Il nuovo template per le proposte di Horizon Europe: che c’è di nuovo?

Breve introduzione e panoramica ai maggiori cambiamenti rispetto ad Horizon2020

Con l’approvazione del programma Horizon Europe alle porte – prevista per la fine di Aprile 2021 – e la susseguente adozione e pubblicazione dei Piani di Lavoro, la Commissione ha deciso di pubblicare sul Funding & Tender Portal il template da usare nelle proposte RIA e IA e quello per le CSA.  Il nuovo formulario contiene alcune importanti novità rispetto alla versione utilizzata in Horizon 2020. Pur rimanendo la divisione in Parte A – dedicata agli aspetti amministrativi – e in Parte B – che invece contiene i dettagli della proposta presentata -, vi è una rivisitazione delle sezioni al loro interno. Mentre tra il template delle proposte IA e RIA e quello per le CSA non vi sono rilevanti differenze, se non terminologiche e in merito al limite del numero di pagine.

Vediamo brevemente i cambiamenti più importanti.

PARTE B: la riduzione del limite di pagine e le modifiche alle sezioni Implementation e Impact

Innanzitutto, scompaiono dalla Parte B le Sezioni 4 e 5 che, con alcune modifiche (di cui parleremo a breve) vengono inglobate nella Parte A. Rimangono dunque le tre classiche sezioni che abbiamo conosciuto in Horizon 2020 (Excellence, Impact e Implementation), ma viene abbassato il limite del numero di pagine: in Horizon Europe, infatti, le proposte complete (single-stage e second-stage nei bandi a doppio stadio di valutazione) nei topic IA e le RIA non potranno superare le 45 pagine, mentre nelle CSA 30,  una riduzione consistente se paragonata, rispettivamente, alle 70 e alle 50 di Horizon 2020. Per far fronte ad un possibile smarrimento da parte dei proponenti, il template fornisce a titolo esemplificativo il numero di pagine che ciascun capitolo all’interno di ogni sezione dovrebbe avere. Un altro utile supporto è poi rappresentato dall’inserimento di un glossario in apertura della Parte B, volto ad evitare dubbi e fraintendimenti sulla terminologia da utilizzare.

Mentre la parte dell’Implementation rimane quasi invariata (a parte la richiesta di giustificare il ruolo dei singoli partner e non più di presentare il consorzio nel suo complesso), a subire le maggiori modifiche sono le prime due.

L’Excellence viene riorganizzata in soli due capitoli (Objective and ambition e Methodology nel template per le proposte RIA e IA; Objective e Coordination and/or support measures and methodology per le CSA) e la novità più importante è rappresentata dalla richiesta di giustificare il rispetto del principio “do no significant harm” (Articolo 17 dell’EU Taxonomy Regulation): ove rilevante, infatti, i proponenti devono dimostrare che la loro attività non creerà effetti negativi su nessuno dei 6 obiettivi di sostenibilità ambientale definiti dalla Commissione Europea. Rispetto al template di Horizon 2020, inoltre, la sezione dell’Excellence acquisisce anche la parte dedicata alla gestione dei dati e il Data Management Plan, precedentemente contenuta nell’Impact. Infine, particolare attenzione viene dedicata all’open science, di cui si chiede puntuale descrizione anche per spiegare, eventualmente, perché non è rilevante per il progetto che si propone.

La sezione dell’Impact viene in parte rivisitata: oltre ad alcune modifiche nel primo capitolo (che viene ora chiamato “Project’s pathways towards impact”), il formulario si arricchisce di un nuovo e conclusivo capitolo (“Summary”) con il quale viene richiesto ai proponenti di mettere a sistema quanto presentato nelle prime due parti dell’Impact attraverso l’utilizzo di uno specifico canvas, che mette in relazione target groups, bisogni, risultati, prodotti, misure di comunicazione e disseminazione e impatti. Inoltre, in questa sezione, i proponenti dovranno tener conto sono solo degli outcome richiesti da ogni singolo bando, ma anche degli impatti attesi presentati nella destinazione del work programme in cui il topic è inserito: si raccomanda, quindi, di effettuare una lettura completa del documento, facendo poi riferimento – come sempre – anche alle politiche europee del settore.

Scompare, infine, il riferimento al business plan: elemento obbligatorio nelle IA in Horizon 2020, nel nuovo template non viene più richiesto, a meno di specifici ed espressi richiami nel testo del topic.

PARTE A: le novità principali e il Gender Equity Plan

Come già anticipato, la Parte A del formulario – la cui compilazione continua ad essere online, direttamente nel Funding & Tender Portal – assorbe sostanzialmente le informazioni precedentemente contenute nelle sezioni 4 (presentazione dei partner e delle loro competenze) e 5 (riservata a questioni etiche e di sicurezza) della Parte B del template di Horizon 2020, ma vi sono alcune differenze. In Horizon Europe, infatti, la Commissione Europea è interessata a conoscere quali impatti avrà il progetto sulla carriera dei ricercatori coinvolti in ciascuna organizzazione (Sezione 2, partecipanti): tale informazione è richiesta solamente per il personale di ricerca, mentre gli altri membri dello staff o le organizzazioni che non hanno tali risorse non devono compilare questo campo. Cade, dunque, la richiesta relativa al personale coinvolto da ogni organizzazione e del ruolo svolto all’interno dei progetti.

Rispetto ad Horizon 2020, il questionario sull’etica si arricchisce di una nuova domanda relativa all’Intelligenza Artificiale, mentre ora la parte relativi agli aspetti che riguardano la sicurezza deve essere compilata obbligatoriamente da tutte le proposte.

Novità assoluta, poi, è il richiamo al Gender Equity Plan (GEP), che i partecipanti sono invitati ad adottare presso il loro ente. Non solo: dalla call del 2022, la presenza di tale documento diventerà criterio di eleggibilità per gli enti pubblici, università e centri di ricerca: in fase di proposta, infatti, dovrà essere presentata un’autodichiarazione attestante l’adozione del GEP.

…e per saperne di più?

In definitiva, il nuovo template prova a fornire più indicazioni possibili ai proponenti (grazie ad esempio al glossario e all’indicazione del numero di pagine da dedicare ad ogni richiesta) e a “rimettere ordine” alle varie informazioni richieste; anche se, probabilmente, ciò che salta subito agli occhi – e che può esser visto come una criticità – è l’importante riduzione del numero di pagine consentite. Se per familiarizzare nel dettaglio con il nuovo template servirà “testarlo” nella prima tornata dei bandi di Horizon Europe, è però utile dare un’occhiata alla registrazione del webinar tenuto dai funzionari della Commissione Europea lo scorso 24 marzo, in cui hanno presentato le novità del template, il processo di valutazione, gli aspetti da tenere a mente per presentare una proposta di successo e il Model Grant Agreement.

Non fatevi trovare impreparati!

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