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Verso Horizon Europe: le Mission. Scopri gli eventi in Italia

Lotta contro il cancro, città a basso impatto ambientale, nuova gestione degli ecosistemi marini e dell’acqua, riduzione dell’impatto antropogenico sul cambiamento climatico e uso sostenibile delle risorse naturali: le cinque Mission in Horizon Europe sono una delle novità simbolo del prossimo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione. Su spinta della Commissione europea e sotto la regia dei rappresentanti dei Mission board si apre in Italia una ricca stagione di eventi di informazione, scambio e discussione.

Al centro la comunità scientifica di riferimento, i suoi stakeholder e i cittadini.  APRE raccoglie qui gli eventi “Mission oriented” organizzati in Italia.

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Le nuove Mission europee sono ispirate al programma Apollo che, lanciato dal presidente Kennedy all’inizio degli anni sessanta, fissò (e raggiunse) l’obiettivo di far sbarcare i primi uomini sulla luna entro la fine del decennio. Del piano spaziale statunitense, le Mission europee condividono audacia e ambizione negli obiettivi, guidate dalla volontà di risolvere problemi rilevanti per la vita quotidiana delle persone.

La lotta contro il cancro, città a basso impatto ambientale, una nuova gestione degli ecosistemi marini e dell’acqua, la riduzione dell’impatto antropogenico sul cambiamento climatico e l’uso sostenibile delle risorse naturali sono le sfide attraverso le quali avvicinare la società alla ricerca europea, mettendone in evidenza la rilevanza e gli impatti. La concettualizzazione delle Mission, nata dagli spunti dell’interim report  “LAB – FAB – APP” e dallo studio della prof.ssa Mazzucato, prevede che siano concepite attraverso un processo che, facilitato dalla Commissione, coinvolga i cittadini, la comunità scientifica, industriale, il Parlamento europeo e gli Stati membri.

La forte attesa da parte della comunità europea su questo nuovo approccio rende opportuno affrontare questioni quali la definizione degli obiettivi specifici delle singole Missioni e i meccanismi attraverso i quali queste saranno organizzate e governate. Questa fase, ancora lontana dall’essere conclusa, è parte del cosiddetto strategic planning del programma Horizon Europe.

Con la definizione dei Mission board per ogni singola area, si è entrati ora nella fase di progettazione e implementazione, con lo scopo di chiarire il funzionamento e gli obiettivi specifici puntando sul coinvolgimento degli stakeholder e dei cittadini.  L’ampia partecipazione del pubblico è la chiave non solo in fase di definizione, ma anche nella realizzazione di ciascuna delle Mission: per essere rilevanti e fare la differenza devono infatti essere condivise dai cittadini e riconosciute come sfide comuni.

A questo fine la Commissione europea ha stimolato i rappresentanti dei Mission board invitandoli a promuovere occasioni di informazione, scambio e discussione con la comunità scientifica di riferimento, gli stakeholder e i cittadini. Mettendo al centro il concetto di Mission, questi eventi devono stimolare meccanismi di partecipazione aperta e co-creazione, attraverso format inclusivi di confronto e coinvolgimento.

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APRE, nel suo ruolo di promotore della ricerca e dell’innovazione europea, raccoglie in questo spazio gli eventi “Mission oriented” in calendario nel nostro Paese.

Su twitter: #EUmissions #missionITALIA

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Piano strategico e nuovo Model grant agreement: la posizione di apre

Sono stati pubblicati oggi – in coincidenza dell’avvio dei Research & Innovation Days a Bruxelles – due importanti documenti elaborati da APRE nell’ambito del processo di pianificazione strategica di Horizon Europe.

Entrambi i documenti –  utilizzati per rispondere alle diverse consultazioni lanciate dalla Commissione europea negli ultimi mesi – rappresentano un ulteriore contributo di APRE in vista dell’avvio del nuovo programma. 

Towards Horizon Europe – Il documento in vista del Piano Strategico

Il documento di posizionamento “Towards Horizon Europe” rappresenta il contributo di APRE al processo di pianificazione strategica del prossimo programma quadro e alla definizione delle priorità di R&I per gli anni 2021-2024.

Il testo – la cui elaborazione ha coinvolto l’insieme dei Soci APRE – affronta e sviluppa i temi considerati più rilevanti alla luce del dibattito in corso sul nuovo programma, del testo legislativo consolidato e del documento di orientamento recentemente pubblicato dalla Commissione europea. Il testo tiene inoltre conto delle posizioni espresse a più riprese da APRE nella fase di preparazione e di esame legislativo di Horizon Europe.

Testo del documento: APRE_Towards Horizon Europe

APRE analysis of Horizon Europe Implementation Strategy – Verso la definizione del nuovo Model Grant Agreement 

Cos’è l’Implementation Strategy – In parallelo alla pianificazione strategica, la Commissione ha iniziato a progettare l’implementation strategy: l’obiettivo è definire gli aspetti più strettamente gestionali («will set out how the programme will be managed in practice») prima dell’avvio del programma: programmi di lavoro, presentazione e valutazione della proposta, Model Grant Agreement, disseminazione e sfruttamento dei risultati progettuali, raccolta e trattamenti dei dati. L’esecutivo europeo ha pubblicato un documento di orientamento e lanciato una consultazione pubblica (la cui scadenza è stata posticipata al 4 Ottobre). 

APRE analysis of Horizon Europe Implementation Strategy è il documento prodotto da APRE – con il coinvolgimento attivo dei propri Soci – per contribuire al dibattito in corso sulla futura implementazione di Horizon Europe. L’analisi prende spunto dal documento elaborato nei mesi scorsi da EARTO ed è stata integrata aggiungendo valutazioni frutto dell’esperienza di APRE e dei propri soci.

Testo del documento: APREanalysisHEU_MGA

A che punto siamo con Horizon Europe e con la pianificazione strategica? Scoprilo qui!

Horizon Europe – Pubblicata la call per selezionare i Mission Board

Aggiornamento – Il termine per la presentazione delle candidature è prorogato al 16 giugno. 

La Commissione europea ha pubblicato ieri il bando per la presentazione delle candidature per selezionare i componenti dei board per le Missioni.

I board – la cui istituzione rappresenta un passaggio fondamentale del processo di pianificazione strategica di Horizon Europe – avranno il compito di fornire alla Commissione consigli e raccomandazioni sull’identificazione e sull’implementazione delle Missioni di R&I in Horizon Europe. 

I board saranno in tutto cinque, uno per ogni possibile «area di missione» identificata nel testo legislativo di Horizon Europe:

  • Adapting to climate change, including societal transformation;
  • Cancer;
  • Healthy oceans, seas, coastal and inland waters;
  • Climate-neutral and smart cities;
  • Soil health and food

Primo compito dei board sarà quello di identificare – di concerto con le parti interessate e la società civile – una o più missioni specifiche per ciascuna delle cinque aree menzionate, contribuendo a definirne obiettivi, indicatori e tempistiche.

I board dovranno essere composti da un massimo di 15 membri, esperti indipendenti di alto livello in grado di apportare competenze strategiche in un ampio spettro di discipline, con profili provenienti da settori diversi: dall’industria al mondo accademico, dalla ricerca ai decisori politici.  

Il bando è disponibile online a questo link. Il termine per la presentazione delle candidature è l’11 giugno 2019.

Cosa sono le missioni?

Le missioni sono una delle novità simbolo di Horizon Europe. Concepite sul modello del programma Apollo – il piano spaziale lanciato dal presidente Kennedy all’inizio degli anni sessanta, che fissò (e raggiunse) l’obiettivo di far sbarcare i primi uomini sulla luna entro la fine del decennio –, le missioni europee di ricerca e innovazione dovranno caratterizzarsi per avere obiettivi ugualmente audaci e ambiziosi e mirare alla risoluzione di problematiche rilevanti per la vita quotidiana della cittadinanza, contribuendo così ad alimentare l’interesse del cittadino comune attorno alla ricerca europea.

Horizon Europe: raggiunto il primo accordo tra le istituzioni ue

È stato chiuso nella notte di mercoledì 19 marzo l’accordo provvisorio tra Commissione, Parlamento e Consiglio (provisional agreeement) su Horizon Europe, il programma quadro di R&I dell’UE 2021-27. L’accordo di stanotte arriva dopo dieci mesi di esame legislativo del dossier – la proposta della Commissione risale a giugno 2018 – e tre mesi di intenso negoziato (sei triloghi informali in poco più di due mesi); e consente alle istituzioni UE di raggiungere l’obiettivo previsto all’inizio del percorso: chiudere un accordo politico su gran parte del testo del prossimo programma prima della fine della legislatura in corso e delle elezioni europee del prossimo maggio.

Cosa c’è nell’accordo (e cosa non c’è)

L’accordo chiuso stanotte definisce un testo legislativo «consolidato» del prossimo programma, che comprende, tra le altre cose: gli obiettivi generali e specifici, la struttura e l’articolazione in pilastri, le denominazioni dei cluster, le possibili aree per missioni e partenariati e i criteri per individuarli e definirli, le regole di partecipazione e finanziamento, le norme su etica e sicurezza, i criteri di valutazione, la struttura, gli obiettivi e i contenuti dello European Innovation Council.

Dall’accordo provvisorio restano invece fuori gli aspetti orizzontali, soggetti all’accordo generale sulla programmazione UE 2021-27: il bilancio complessivo del programma e la sua ripartizione interna; le norme sull’associazione dei paesi terzi; le sinergie con gli altri programmi settoriali.

Cosa succede ora

L’accordo provvisorio chiuso stanotte, che sarà approvato formalmente nelle prossime settimane sia dal Parlamento sia dal Consiglio, e la definizione di un testo legislativo «consolidato» è quanto attendeva la Commissione europea per far partire la pianificazione strategica di Horizon Europe, il processo che dai testi legislativi porterà alla definizione dei Programmi di lavoro e dei primi bandi di finanziamento del prossimo programma.

Sul piano legislativo, alla chiusura dell’accordo e alla sua approvazione formale in Parlamento e Consiglio non seguirà l’adozione finale del testo. Il negoziato proseguirà nei primi mesi della prossima legislatura – protagonisti la nuova Commissione e il nuovo Parlamento – per definire le parti non coperte dall’accordo provvisorio.

I comunicati stampa della Commissione e del Parlamento

I primi approfondimenti sui contenuti dell’accordo, nel prossimo numero di APREbrussels, la voce da Bruxelles per i Soci APRE.

Horizon Europe: Primo voto in Parlamento europeo

La Commissione ITRE (Industria, Ricerca, Energia) del Parlamento Europeo ha approvato oggi, mercoledì 21 novembre, i progetti di relazione relativi a Horizon Europe, il Programma Quadro UE per la R&I 2021-2027. I due progetti di relazione – uno relativo alla proposta di regolamento (programma quadro e regole di partecipazione e diffusione, l’altro alla proposta di decisione (programma specifico) – sono stati approvati a larga maggioranza, rispettivamente con 60 voti a favore, 1 voto contrario e 3 astensioni (regolamento), e 61 voti a favore, 1 voto contrario e 1 astensione (decisione).

testi finali della Commissione ITRE sono disponibili ai due link seguenti: regolamento e decisione

Il contesto e i prossimi passaggi

Il voto di oggi in Commissione ITRE segna il primo passaggio legislativo ufficiale verso l’approvazione di Horizon Europe, dopo la presentazione della proposta della Commissione europea (7 giugno). I due progetti di relazione parlamentari diverranno definitivi dopo il voto in sessione plenaria – previsto nella settimana del 10-14 dicembre (un passaggio non esclusivamente formale) –  definendo così la posizione del Parlamento in vista del negoziato inter-istituzionale.

Il Consiglio dell’UE (Competitività) reagirà invece alla proposta della Commissione il prossimo 30 novembre. Gli Stati Membri produrranno un Orientamento Generale Parziale sul regolamento / programma quadro (una posizione comune su una parte degli articoli del testo) e una relazione intermedia (Progress Report) sulla decisione / programma specifico.

Le tre versioni di Horizon Europe sul tavolo (la proposta della Commissione, le relazioni del Parlamento, la reazione parziale del Consiglio), dovrebbero dar vita – probabilmente da gennaio – al negoziato inter-istituzionale (o trilogo informale), per arrivare a un testo condiviso e ai contenuti definitivi del programma. In ogni caso, resta al momento improbabile la chiusura di un accordo istituzionale prima delle elezioni europee di maggio prossimo.

La posizione della Commissione ITRE

Le relazioni della Commissione ITRE – che diverranno definitive dopo il passaggio in plenaria a metà dicembre – introducono novità importanti rispetto alla proposta della Commissione europea, venendo incontro a gran parte delle raccomandazioni avanzate da APRE nei mesi scorsi, e delle proposte emendative presentate dal GIURI, il network degli stakeholder italiani R&I a Bruxelles, che APRE coordina.

In particolare, la posizione della Commissione ITRE (elenco non esaustivo): 

• fissa il bilancio complessivo di Horizon Europe a 120 miliardi di euro in prezzi 2018, pari a 135,2 miliardi in prezzi correnti (rispetto ai 94,1 proposti dalla Commissione europea);

• ripropone lo Strumento PMI di Horizon 2020 come schema orizzontale al secondo pilastro di Horizon Europe, con un accento esplicito sull’innovazione incrementale, una dotazione finanziaria di 2,5 miliardi di euro e una struttura in fasi differenziate;

• definisce più chiaramente il processo di pianificazione strategica, proponendo che il piano strategico venga adottato ogni due anni per mezzo di un atto delegato, in seguito a una consultazione ampia e trasparente e con il coinvolgimento degli Stati Membri, del Parlamento e della comunità degli stakeholder R&I;

• propone una definizione maggiore dei criteri per la selezione delle missioni di R&I, stabilendo inoltre di dedicare alle missioni un massimo del 10% del bilancio del secondo pilastro per i primi due anni del programma;

• propone che le FET Flagships attualmente esistenti e supportate in Horizon 2020 (Human Brain Project, Graphene, Quantum Technologies) vengano mantenute come tali in Horizon Europe e che per le altre FET Flagships che verranno lanciate entro la fine di Horizon 2020 venga considerata la prosecuzione come missioni di R&I;

• scorpora il Cluster 2 del secondo pilastro proposto dalla Commissione (“Inclusive and Secure Societies” in due cluster differenti (“Inclusive and Creative Society” e “Secure Societies”).

Horizon Europe: evento MIUR – APRE (Roma, 7 novembre)

La comunità italiana di Ricerca e Innovazione incontra l’Europa – Il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea organizzano un evento pubblico su Horizon Europe, il prossimo Programma Quadro dell’UE.

Data e luogo – L’evento si terrà  il prossimo 7 novembre a Roma (ore 14.15), presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (via Guido Reni 4).

Obiettivi – La giornata intende dare voce alle attese dei protagonisti della R&I italiana “verso Horizon Europe”, suscitare consenso attorno alle priorità nazionali e portarle all’attenzione della Commissione europea.

Protagonisti – L’evento vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali nazionali ed europei e degli attori italiani della R&I. La comunità italiana avrà modo di confrontarsi direttamente con il nuovo Direttore Generale “Ricerca e Innovazione” della Commissione europea, Jean-Eric Paquet. L’apertura e la conclusione della giornata saranno invece affidate al vice Ministro al MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti.

Agenda – Il programma della giornata (in versione provvisoria) è disponibile al seguente link.

Registrazioni – A breve verranno comunicate le modalità di registrazione all’evento.

The Sme Instrument in Horizon Europe: a Plea

Following the presentation of the Commission’s proposal on Horizon Europe, a consortium of Italy’s organisations has made a plea for maintaining an instrument dedicated to Micro, Small and Medium sized Enterprises in the next EU Framework Programme for Research and Innovation.

 

The promoters’ consortium brings together APRE, the Italian Agency for the Promotion of European Research, and six Italy’s organisations and associations representing micro, small and medium-size enterprises: Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Unioncamere, CNA and Confapi.

While the proposal of the Commission to maintain the future European Innovation Council – EIC on the front-end of breakthrough innovation is welcome, the promoters highlight that innovation with high impact on societies is also enabled by continuous improvement in existing product, services or business models and that the funding schemes should be designed to underpin this broad and balanced concept of innovation, offering support to all innovative businesses.

The SME instrument of Horizon 2020 has successfully provided many European small-and-medium-size companies with the opportunity to develop highly innovative projects, foster business development and nurture the EU innovation ecosystem. Therefore, it should be replicated in Horizon Europe – by maintaining the mono-beneficiary nature and the current structure in different phases – with a substantial budget in line with its ambitious goals.


To know more about the initiative:
Antonio Carbone – carbone(at)apre.it
Mattia Ceracchi – ceracchi(at)apre.it

FP9 – Horizon Europe: il 7 giugno la proposta della Commissione

La Commissione Europea presenterà il prossimo 6 giugno il pacchetto di proposte formali per il prossimo Programma Quadro di ricerca e innovazione  (FP9), dando così ufficialmente inizio al percorso legislativo che condurrà all’approvazione di Horizon Europe (questo il nome che l’esecutivo europeo avrebbe scelto per il prossimo programma).

Qui di seguito il calendario dei principali appuntamenti istituzionali delle prossime settimane.

2 maggio – La Commissione presenta la proposta legislativa sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (bilancio UE di lungo termine).

16 maggio – La Commissione pubblica la comunicazione Research and Innovation: a renewed European agenda (tbc).

17 maggio – Pranzo informale su Europa digitale, ricerca e innovazione nell’ambito del vertice dei leader UE a Sofia.  

28 e 29 maggioConsiglio Competitività, tra i temi: Ricerca e sviluppo tecnologico.

29 maggio – La Commissione presenta il pacchetto di proposte legislative sulla politica di coesione e la politica agricola comune post-2020.

 7 giugno – La Commissione presenta le proposta legislative su FP9 – Horizon Europe, sul programma Euratom post-2020, sul nuovo programma europeo per il digitale e sul programma InvestEU

 12 giugno – La Commissione presenta la proposta legislativa sul Fondo Europeo di Difesa post-2020. 

1 luglio (tbc) – Inizio del percorso legislativo di FP9 – Horizon Europe 

Cose da leggere

Breaking down the EU Budget – Politico.eu
How the next framework programme will be designed – European Commission
• EU staff propose partnership changes for next research programme – Science|Business
• A more ‘political’ Framework Programme? – Science|Business

Preparing FP9: studio del Parlamento

Il Parlamento europeo ha pubblicato lo studio ‘Preparing FP9 – Designing the successor to the Horizon 2020 research and innovation framework programme’. La relazione – partendo dai risultati delle valutazioni dei precedenti programmi quadro – illustra i principali studi che stanno contribuendo alla preparazione di FP9 e si sofferma poi sulle novità attese (European Innovation Council e approccio mission-oriented).

Lo studio offre inoltre un’analisi delle posizioni degli stakeholders su dieci temi chiave:

• la dotazione finanziaria per la ricerca e l’innovazione nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (MFF), con proposte che variano da 120 a 160 miliardi di euro;
• il giusto equilibrio tra due principi in conflitto tra loro: eccellenza e coesione;
• il valore aggiunto europeo e il necessario equilibrio tra progetti collaborativi e strumenti mono-beneficiari,
• la necessità di razionalizzazione e semplificazione per rendere più semplice l’accesso al programma;
• il ruolo degli Stati membri nella governance e nell’implementazione di FP9;
• le due principali novità: lo European Innovation Council e l’approccio mission-oriented;
• il ruolo dei cittadini nell’ambito della co-progettazione del programma;
• le interazioni tra ricerca, innovazione e istruzione superiore;
• il ruolo della cooperazione internazionale per aumentare la partecipazione;
• il programma di ricerca sulla difesa.

I principali motivi di dibattito attorno alla preparazione di FP9 – è la conclusione della relazione – sono dovuti al fatto che il programma quadro è considerato lo strumento europeo per colmare – al tempo stesso – due lacune di diverso tipo:
a) il divario «esterno» in materia di ricerca e innovazione tra l’UE nel suo insieme e i suoi principali concorrenti sulla scena globale;
b) il divario in materia di ricerca e innovazione «interno» all’UE, tra i paesi e le regioni più avanzati e quelli che restano innovatori modesti.

Lo studio completo è disponibile qui.

FONTE: europarl.europa.eu – czelo.cz

Relazione preliminare dell’HLG sulle tecnologie industriali

Il 24 febbraio 2018 l’High Level Strategy Group sulle tecnologie industriali ha pubblicato la propria relazione preliminare, “Re-finding Industry“. La relazione ribadisce l’importanza economica delle Key Enabling Technologies (KETs) e suggerisce l’adozione di una definizione nuova e più ampia di KET, basata su quattro criteri: impatto, pertinenza, key capacity  e potere abilitante.

L’High Level Group raccomanda in particolare di:
– confermare le sei KET esistenti, raggruppando quattro di esse in due categorie più ampie (materiali e nanotecnologie; fotonica e micro e nanoelettronica);
– ampliare la definizione della KET “biotecnologia”, cambiandone la denominazione in “tecnologie per le scienze della vita”;
– aggiungere due nuove KET: intelligenza artificiale; sicurezza digitale e connettività.

La relazione fornisce inoltre un contributo al dibattito sui futuri investimenti dell’UE in materia di ricerca e innovazione e sulla preparazione del prossimo Programma Quadro (FP9), suggerendo un elenco di 14 possibili “missioni”.

Scarica qui il documento Re-finding Industry

Background

L’High Level Strategy Group sulle tecnologie industriali è stato istituito dalla Commissione Europea a settembre 2017,  con l’incarico di rivedere la strategia europea sulle tecnologie abilitanti (KET) e di fornire raccomandazioni sulla loro collocazione nel prossimo Programma Quadro, tenendo presente l’approccio mission-oriented che dovrebbe caratterizzarlo.
La relazione finale dell’HLG è prevista per aprile 2018.

FONTE: earto.eu